REGOLAMENTO CORSO DI DOTTORATO IN HUMANITIES, TECHNOLOGY AND SOCIETY

1. Obiettivi Specifici del dottorato in Humanities, Technology and Society

Il Dottorato di Ricerca in Humanities, Technology and Society è concepito per offrire un percorso educativo di alto livello nel settore delle Scienze Umane ibridato da competenze teoriche e metodologiche proprie delle scienze sociali, giuridiche e tecnologiche. Grazie ad un collegio docenti che vanta un’elevata qualificazione multidisciplinare, una capillare rete di contatti nazionali e internazionali, collaborazioni pluriennali con realtà culturali, imprese e pubbliche amministrazioni e la partecipazione a numerosi progetti di ricerca, il Dottorato di Ricerca in Humanities, Technology and Society potrà formare figure professionali altamente qualificate tramite un programma volto ad offrire solide competenze specialistiche e soft skills trasversali.

Il Corso di Dottorato in Humanities, Technology and Society intende impartire competenze scientifiche state-of-the-art e innovative relative ai processi in corso di trasformazione della società associati all’evoluzione tecnologica indispensabili sia per lo svolgimento di attività di ricerca di alto livello in ambito accademico, sia per la governance della transizione digitale e verde del territorio, della pubblica amministrazione, delle imprese, delle istituzioni culturali pubbliche e private e degli enti del terzo settore. Il Corso forma quindi figure altamente qualificate con due possibili e distinti profili. Un profilo di ricercatore con solida preparazione umanistica, capace di relazionarsi con teorie e metodologie proprie delle scienze umane e sociali con l’obiettivo di incrementare le conoscenze e la comprensione dei rapporti tra tecnologia, natura e società operando negli ambiti dell’università e della ricerca scientifica, nazionale e/o internazionale. Un profilo di funzionario o consulente per la transizione digitale con particolare attenzione per la relazione tra le nuove tecnologie e la natura, con solide competenze interdisciplinari e capacità critiche in ambito progettuale, gestionale, organizzativo e comunicativo, in grado di applicarle in ambiti lavorativi di importanza strategica per il territorio e la sua economia generando effetti virtuosi in tutti i contesti organizzativi (pubbliche amministrazioni, imprese, enti del terzo settore, reti e associazioni intermedie, istituzioni culturali pubbliche e private, etc.) interessati da processi di transizione digitale e verde.

L’offerta formativa, aggiornata ogni anno e pubblicata sul sito web del corso, combina insegnamenti e attività didattiche specialistiche, partecipazione a seminari, workshop, scuole estive, etc. con attività di ricerca, partecipazione a conferenze (per la presentazione dei prodotti della ricerca) e periodi internship in enti, università, centri di ricerca, fondazioni culturali o aziende in Italia o con sede all’estero (il soggiorno all’estero per ricerca e studio è fortemente raccomandato per un minimo di 3 mesi complessivi). I periodi all’estero consentiranno ai candidati di consolidare le loro competenze e conoscenze teoriche e metodologiche, tramite il confronto con ambienti di studio e ricerca differenti, e consentiranno loro di instaurare una rete di relazioni che li accompagnerà negli anni successivi al conseguimento del titolo.

Al termine del suo programma, il Dottore di Ricerca sarà in grado di portare avanti un’attività di ricerca in autonomia, produrre risultati originali e rilevanti, sviluppare una riflessione critica e innovativa rispetto ai temi dello sviluppo sostenibile e delle attuali trasformazioni tecnologiche e inserirsi tanto nella comunità scientifica internazionale, quanto in realtà di lavorative extra-accademiche.

2. Lingua

La lingua ufficiale del corso è l’italiano, ma è richiesta la conoscenza della lingua inglese in quanto gli insegnamenti e, in generale, le attività didattiche previste dal corso possono essere svolti in lingua inglese. Le tesi possono essere redatte in lingua italiana o inglese. Il Collegio dei Docenti può autorizzare la redazione di tesi in lingua diversa dall’italiano o dall’inglese, su richiesta adeguatamente motivata del Dottorando.

3. Organi del Dottorato di Ricerca

Sono organi del Dottorato di Ricerca:

– il Collegio dei Docenti;

– il Coordinatore del Dottorato di Ricerca.

– Due vice-Coordinatori, uno, espressione dei componenti del Collegio Docenti in rappresentanza della Fondazione Collegio San Carlo e uno, espressione dei componenti del Collegio Docenti in rappresentanza dell’Almo Collegio Borromeo

4. Il Collegio dei Docenti

Al Collegio Docenti si applicano le disposizioni stabilite dal Regolamento di Ateneo in merito alla composizione e ai compiti (Articolo 3). Il Collegio dei docenti organizza e cura lo svolgimento dell’attività formativa e delle relative verifiche in itinere e finale. In particolare delibera:

  1. la programmazione e valutazione dell’attività formativa;
  2. la modalità di ammissione dei dottorandi al Corso e i criteri per la valutazione e ponderazione dei titoli;
  3. la modalità di conferimento del titolo;
  4. l’impiego delle risorse finanziarie per le esigenze generali di funzionamento del corso di dottorato[1].
  5. l’eventuale articolazione del Corso in curricula.
  6. il calendario delle attività formative;
  7. la proposta al Rettore dei nominativi dei membri della Commissione per l’esame di ammissione al Corso;
  8. la proposta al Rettore dei nominativi dei membri delle Commissioni per l’esame finale;
  9. l’individuazione, preferibilmente fra i membri del Collegio dei docenti, di un tutor per ciascun dottorando;
  10. l’approvazione del piano formativo e di ricerca di ciascun dottorando;
  11. l’approvazione, al termine dell’anno accademico, dell’ammissione o meno dei dottorandi all’anno di corso successivo sulla base di una verifica dell’attività svolta, stabilendo tempi e modalità per la presentazione e la verifica di eventuali elaborati intermedi dell’anno successivo;
  12. l’autorizzazione per i dottorandi a recarsi fuori sede per periodi di formazione o ricerca;
  13. l’autorizzazione per i dottorandi a svolgere attività retribuite che consentono di acquisire competenze concernenti l’ambito formativo del dottorato, previa valutazione della compatibilità delle medesime attività con il proficuo svolgimento delle attività formative, didattiche e di ricerca del corso di dottorato;
  14. l’approvazione della partecipazione dei dottorandi a stage organizzati presso soggetti pubblici o privati, italiani o stranieri;
  15. l’autorizzazione per il dottorando a svolgere attività didattica integrativa;
  16. la presentazione del giudizio sulle attività svolte da ciascun dottorando alla Commissione per l’esame finale di conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca;
  17. le sospensioni nei casi previsti dall’Articolo 7 del Regolamento di Ateneo (Diritti, doveri e posizione dei Dottorandi);
  18. l’autorizza al trasferimento di studenti da altri Dottorati, previsto dall’Articolo 12 del Regolamento di Ateneo (Trasferimenti in entrata da altre Università);
  19. l’autorizzazione all’ammissione all’esame finale dei dottorandi;
  20. l’autorizzazione allo svolgimento di attività lavorative dei dottorandi previa valutazione della compatibilità con le attività del corso.

Vista la natura “in forma associata” del Corso di Dottorato, le proposte al Rettore dei nominativi dei membri della Commissione per l’esame di ammissione al Corso (lettera g) devono comprendere almeno un componente del Collegio Docenti che sia espressione delle tre realtà convenzionate (UNIMORE, Fondazione Collegio San Carlo e Almo Collegio Borromeo).

5. Il Coordinatore del Dottorato di Ricerca

Il Coordinatore del Dottorato di Ricerca svolge i compiti stabiliti dal Regolamento di Ateneo, cui si fa rinvio. Il Coordinatore è responsabile dell’organizzazione e del funzionamento complessivo del Dottorato e dei percorsi formativi in esso previsti. Nello specifico:

  1. riceve annualmente le relazioni in merito all’attività svolta da parte dei dottorandi e convoca il collegio dei docenti per le valutazioni di tale attività;
  2. cura la raccolta delle tesi dei candidati al conseguimento del titolo e la successiva trasmissione ai valutatori; riceve, inoltre, i giudizi dei valutatori che devono essere trasmessi al dottorando e all’ufficio dottorato di ricerca;
  3. può indicare un coordinatore vicario, in casi di impedimento o assenza;
  4. è affiancato da uno o due vice-Coordinatori che hanno il compito di supportare le attività di coordinamento del Corso di Dottorato e/o le attività di eventuali curricula del corso.

L’incarico di Coordinatore del Dottorato ha durata triennale e può essere rinnovato una sola volta.

6. Tutor e Relatore di tesi

Nel corso, di norma, del primo anno, il Collegio dei Docenti designa il tutore, preferibilmente tra i suoi membri, incaricato di seguire più da vicino la formazione e le attività di ricerca di ciascun dottorando; sarà il tutore a sottoscrivere la tesi finale in qualità di “Relatore”. Ferme restando le responsabilità di supervisione del tutore, è fatta salva la possibilità di designare, per particolari esigenze, anche uno o due co-tutor, che potranno sottoscrivere la tesi finale in qualità di “Correlatori”. In ogni caso almeno uno di questi supervisori deve essere di provenienza accademica e almeno uno essere in possesso dei requisiti richiesti per i componenti del collegio stesso.

Il Relatore di tesi deve assicurare lo svolgimento regolare del lavoro di ricerca connesso alla tesi, deve pertanto garantire che il Dottorando abbia accesso a tutti gli strumenti e documenti utili al buon proseguimento del suo lavoro. Deve rendersi disponibile per discutere i risultati e riprogrammare in caso di bisogno il lavoro di ricerca a richiesta del Dottorando. Inoltre deve garantire la formazione del Dottorando di cui segue la tesi in merito allo sviluppo delle capacità di comunicazione e di esposizione dei risultati scientifici.

Il Collegio dei Docenti può revocare l’incarico al Relatore di tesi che non ottemperi a tali obblighi. A seguito di una motivata richiesta del dottorando, il Collegio dei Docenti può autorizzare la scelta di un Relatore di tesi esterno al Collegio o anche alle sedi convenzionate. In tali casi il Collegio individua un membro del Collegio stesso che figuri come referente scientifico durante il periodo della tesi. Il dottorando, su richiesta adeguatamente motivata, può cambiare il Relatore di Tesi negli anni successivi al primo. È prevista la possibilità, in particolare per le tesi in co-tutela, di nominare un Correlatore di tesi, con il compito di collaborare con il Relatore di tesi allo svolgimento delle sue funzioni, coadiuvandone i compiti. Al Correlatore di tesi sono estesi diritti ed obblighi del Relatore di tesi.

7. Attività e piano scientifico-formativo individuale

Le tre sedi (Unimore, Fondazione Collegio San Carlo e Almo Collegio Borromeo) si impegnano a contribuire alla docenza e al tutoraggio del corso, apportando le strutture e le attrezzature necessarie alle attività che si svolgono presso la propria sede.

Il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca in Humanities, Technology and Society è subordinato all’acquisizione di 180 CFD (Crediti Formativi di Dottorato) di cui 60 CFD derivanti da attività formative e 120 CFD derivanti da attività di ricerca e da attività didattiche e pratiche. Nel dettaglio le attività che consentono l’acquisizione di CFD previste nell’ambito del Corso sono le seguenti.

7.1 Attività formative

Insegnamenti previsti nel Manifesto del Corso di Dottorato: queste attività, aggiornate annualmente e pubblicate sulla pagina web del Corso di Dottorato, prevedono una verifica finale dell’apprendimento con relativa valutazione e attribuiscono 1 CFD a 4 ore di formazione frontale.

Altre attività formative: insegnamenti offerti nell’ambito di altri Corsi di Dottorato nazionali e internazionali, insegnamenti offerti nell’ambito dei Corsi di Laurea Magistrale nazionali e internazionali, formazione interdisciplinare, summer school, workshop, seminari, corsi di formazione erogati da altri enti pubblici o privati. Il Collegio dei Docenti e le realtà convenzionate (UNIMORE, Fondazione Collegio San Carlo e Almo Collegio Borromeo) contribuiscono all’organizzazione di alcune attività didattiche integrative e a darne visibilità tramite la pagina web del Corso di Dottorato, ma le attività didattiche integrative non si limitano a quelle pubblicate sul sito. E’ infatti possibile valutare proposte avanzate dai singoli dottorandi e/o dai singoli tutor. La partecipazione ad altre attività formative deve essere previamente concordata con il tutor e comporta l’acquisizione di crediti formativi solo se documentata (attestato di partecipazione) e nella misura di 1 CFD per 4 ore di didattica frontale; fanno eccezione gli insegnamenti offerti nell’ambito dei Corsi di Laurea Magistrale ai quali è attribuito un numero di CFD pari numero di CFU dell’insegnamento stesso;

Per giustificati motivi, il dottorando può chiedere un aumento dei crediti da acquisire con attività formative in sostituzione con parte dei crediti da acquisire attraverso lo svolgimento di attività di ricerca e di attività didattica e pratica (vedi 7.2 e 7.3). La decisione di concedere tale sostituzione è comunque in capo al Collegio Docenti.

7.2 Attività di ricerca

Riguardo l’attività di ricerca, un ruolo importante assume l’azione di orientamento svolta dal relativo tutor e dall’eventuale co-tutor. Tale attività consiste nello svolgimento dell’attività di studio e ricerca prevista dal progetto di ricerca del dottorando, ma anche nel coinvolgimento del dottorando nell’ambito di progetti di ricerca largo respiro, favoriti da collaborazioni nazionali e internazionali e, per specifiche situazioni, in attività di ricerca in collaborazione con imprese, pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali, enti di ricerca, realtà del terzo settore e organizzazioni sindacali. L’attività di ricerca può rientrare quindi in due differenti tipologie.

Ricerca relativa alla tesi: progettazione, elaborazione e discussione periodica della tesi di dottorato, in base al calendario concordato degli stati di avanzamento, con il supporto del tutor scientifico;

Ricerca non relativa alla tesi: redazione/pubblicazione di contributi scientifici, partecipazione a progetti e gruppi di ricerca, attività editoriali nelle riviste/collane del dottorato, sostegno all‘organizzazione di convegni internazionali e nazionali, previa approvazione dal tutor scientifico;

L’attività di ricerca di ciascuno studente si concretizza con la produzione di prodotti della ricerca. A titolo esemplificativo, dunque non esaustivo, con produzione di prodotti di ricerca ci si riferisce a:

  1. Paper su rivista nazionale o internazionale (vale la somministrazione)
  2. Contributo (paper o poster) a conferenza nazionale o internazionale
  3. Partecipazione all’organizzazione di conference o seminari nazionali o internazionali
  4. Relazione su partecipazione a progetto di ricerca nazionale o internazionale
  5. Relazione su periodi di internship nazionali o internazionali in università, imprese, pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali, enti di ricerca, realtà del terzo settore e organizzazioni sindacali.

7.3 Attività didattica e pratica

Attività didattica: docenze nei corsi di laurea/master, tutoraggio laureandi/studenti, commissioni d’esame, relazioni e interventi in appositi incontri seminariali riservati ai dottorandi e finalizzati alla esposizione dei risultati dell’attività di ricerca, nei termini e alle condizioni previste dal regolamento generale di Ateneo

Rientrano nell’attività attributive di crediti anche i periodi di internship in Italia o all’estero, presso enti di ricerca, università, imprese, pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali, realtà del terzo settore e organizzazioni sindacali. L’internship, in misura variabile a seconda delle sue concrete caratteristiche definite nel piano formativo individuale, assorbe parte delle altre attività formative o di ricerca e dei relativi crediti.

8. Suddivisione delle attività del dottorato nel triennio

Almeno 54 dei 60 CFD derivanti da attività formative previste nel triennio devono essere acquisiti entro i primi due anni del Corso di Dottorato, e minimo 39 CFD devono essere acquisiti entro il primo anno. Nel corso del triennio, almeno 39 CFD devono derivare dagli insegnamenti previsti nel Manifesto del Corso di Dottorato in Humanities, Technology and Society e almeno 3 CFD devono riguardare ciascuno dei 4 ambiti disciplinari (scienze umane, scienze tecnologiche/informatiche, scienze socioeconomiche, scienze giuridiche), mentre 21 CFD possono derivare da altre attività formative.

Al termine di ciascun anno il dottorando sottopone prima alla validazione del tutor e poi alla valutazione del Collegio dei Docenti un documento (scheda) illustrativo/riassuntivo del proprio operato, che fornisce una breve descrizione delle attività formative, di ricerca, didattiche e pratiche svolte, con il totale dei CFD corrispondenti e l’elenco degli attestati di frequenza o di verifica di apprendimento.

Entro il secondo anno è fortemente raccomandato aver svolto cumulativamente almeno 3 mesi in internship, preferibilmente all’estero, presso università, imprese, pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali, enti di ricerca, realtà del terzo settore e organizzazioni sindacali.

9. Ammissione agli anni successivi

L’ammissione del dottorando all’anno successivo è subordinata al soddisfacimento congiunto delle seguenti condizioni:

  • l’acquisizione nei tempi previsti dei crediti dell’anno (almeno 60 CFD, di cui almeno 39 CFD derivanti da attività formative al termine del 1° anno, almeno 120 CFD di cui almeno 54 CFD da attività formative), così come attestata dalla scheda annuale e dal giudizio elaborato e sottoscritto dal tutor. È considerato debito formativo da colmarsi nel corso dell’anno successivo ogni scostamento in difetto rispetto alle soglie sopra definite;
  • la presentazione al Collegio Docenti e l’approvazione da parte dello stesso dello stato di avanzamento della tesi di dottorato, secondo le soglie e il calendario degli stati di avanzamento stabiliti annualmente dal Collegio Docenti.

10. Esame finale

La tesi deve essere scritta in lingua italiana o in lingua inglese. La tesi deve essere revisionata dal tutor accademico e dall’eventuale co-tutor (proposto dal tutor). La scelta del co-tutor dovrà essere approvata dal Collegio dei Docenti entro la fine del secondo anno. Lo studente dovrà completare la stesura della tesi di Dottorato entro la data determinata dal Collegio di Docenti e comunicata con largo anticipo rispetto alla scadenza. La tesi, alla quale è allegata una relazione del dottorando sulle attività svolte nel corso del dottorato e sulle eventuali pubblicazioni, è valutata da due docenti, di seguito denominati valutatori. I valutatori devono essere di elevata qualificazione, appartenenti a istituzioni esterne, e non in conflitto di interesse con il tutor, l’eventuale co-tutor e lo studente. I valutatori esprimono un giudizio analitico scritto sulla tesi e propongono l’ammissione alla discussione pubblica o il rinvio se ritengono necessarie significative integrazioni o correzioni. Il Collegio dei docenti, sulla base del giudizio dei valutatori, autorizza la discussione nell’appello ordinario o il rinvio a quello successivo, dandone comunicazione ai candidati e al competente ufficio. La discussione pubblica della tesi si svolge innanzi ad una Commissione giudicatrice nominata dal Rettore, sentito il Collegio dei Docenti. Nel caso di rinvio, la tesi è sottoposta a un nuovo parere redatto da parte dei medesimi valutatori, reso alla luce delle correzioni o integrazioni apportate. Il Collegio dei docenti acquisisce i nuovi giudizi dei valutatori e in ogni caso ammette il candidato alla discussione pubblica.

11. Norme transitorie

Il presente regolamento del Corso di Dottorato in Humanities, Technology and Society si applica a partire dal XXXIX ciclo.


[1] Affidata al Dipartimento sede organizzativa e gestionale del corso.